La sicurezza non è mai troppa. Soprattutto durante un momento di benessere come quando si pratica sport. E proprio in quest’ottica che nel 2017 grazie alla legge Balduzzi si è deciso di rendere obbligatoria la presenza di DAE (defibrillatori automatici esterni) in tutte le associazioni sportive, sia quelle professionistiche (per le quali l’obbligo vige da anni) sia per quelle dilettantistiche.
Il decreto Balduzzi del 13 settembre 2012 (in vigore dal 24 aprile 2013), è considerato una delle legislazioni più all’avanguardia in tema di salute pubblica. La prima scadenza per adeguarsi alla legge per la presenza dei defibrillatori,era stata fissata al 20 gennaio 2016. Successivamente, la sua entrata in vigore è stata prorogata fino al 30 giugno 2017.
Le società sportive professionistiche hanno avuto l’obbligo di dotarsi del defibrillatore semiautomatico DAE dal 20 luglio 2013. Mentre le società sportive dilettantistiche dal 1 luglio 2017.

Per alcuni chiarimenti, Informa Press ha contattato Antonio Ferraro, titolare di Auexde, azienda leader per vendita e assistenza dei Dae.
Salve Antonio. Il decreto Balduzzi, come visto, ha reso obbligatoria la presenza di DAE per società sportive professionistiche e dilettantistiche. Vale anche per le palestre? Nel caso ci sono agevolazioni per il suo acquisto?
“L’importanza dei defibrillatori semiautomatici all’interno dei centri sportivi è ormai riconosciuta da tutti. Per questo il Decreto Balduzzi sottolinea l’importanza di dotare di un DAE anche le palestre e in generale i luoghi che ospitano attività che interessano in qualche modo l’apparato cardiocircolatorio.
L’importanza della presenza di un DAE negli impianti sportivi è sottolineata anche da specifici programmi Regionali. In Campania, “Cuore Sicuro Campania” ha l’obiettivo di sensibilizzare la collettività a formarsi e informarsi riguardo i defibrillatori.”
Le agevolazioni…
“Per quanto riguarda le agevolazioni, purtroppo non esistono piani precisi. La situazione cambia quando sono le aziende a volersi dotare di DAE; queste possono contare su strumenti chiari come il modello OT23. Tale modello permette di risparmiare sul premio dovuto all’INAIL, in relazione al numero dei lavoratori.
Esistono tuttavia dei contributi messi a disposizione da Comuni e Regioni che stanziano specifici finanziamenti per promuovere e garantire la salute in ambito sportivo.”
Perché le palestre e gli enti sportivi in generale dovrebbero adeguarsi? Oltre all’obbligo di legge chiaramente…
“C’è quasi un obbligo morale. Chi pratica sport vive un momento di benessere. E se pensiamo alle strutture che ospitano bambini e giovanissimi in attività extrascolastiche quali calcetto e danza, un DAE garantirebbe un benessere totale. Anche dal punto di vista della sicurezza è sicuramente ottimale.
Poi esiste anche un aspetto clinico. Infatti se è vero che l’attività fisica moderata fa bene, ci sono specifici casi dove una patologia pre-esistente potrebbe giocare un ruolo negativo durante lo sforzo fisico, facendo cedere l’apparato cardiovascolare. quindi è meglio farsi trovare sempre preparati e con i giusti strumenti salvavita.
In caso di arresto cardiaco improvviso, l’unica terapia efficace in grado di scongiurare la morte è la defibrillazione precoce insieme alle opportune manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP)”.

DaE obbligatori: bisogna fare di più
In Campania e più in generale in Italia si è fatto abbastanza finora?
“L’Italia è uno dei pochi paesi che ha una leggesull’obbligatorietà dei DAE. Ha un progetto scientifico e didattico sottoscritto dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Salute tra i più competenti al mondo. Prevede di insegnare nei prossimi anni a 500 mila ragazzi, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di secondo grado le tecniche di primo soccorso, massaggio cardiaco e utilizzo del DAE. Eppure tutto questo ancora non basta per arginare il problema delle morti dovute ad arresto cardiaco improvviso”
Inoltre ricordiamo che in caso di controlli, nell’eventualità in cui venga constatata l’assenza di un defibrillatore funzionante e ben posizionato, l’ASD rischia l’interruzione delle attività sportive, l’applicazione di una multa, se non addirittura la chiusura dell’impianto sportivo.
Fonte: https://informa-press.it/dae-obbligatori-enti-sportivi/
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